lunedì 8 aprile 2013

Abolito di fatto il limite del “quinto” pignorabile: pensioni integralmente aggredibili


Il pignoramento presso terzi della pensione può essere effettuato ormai integralmente, con estrema facilità, e non più nei limiti di un quinto, per come previsto invece dalla legge.

Dopo l’approvazione del decreto legge “Salva Italia” [1], i pensionati che subiscono un pignoramento della pensione (cosiddetto pignoramento presso terzi) rischiano di perdere tutta la rata mensile e non più solo un quinto come invece previsto dal codice di procedura civile [2]. Lo stesso pericolo riguarda i lavoratori dipendenti con il salario mensile.

Si tratta di un modo ormai di fatto legalizzato per superare il limite del “quinto pignorabile” imposto invece dal codice di procedura civile e che, ad oggi, nonostante l’allarme da noi lanciato all’alba della nuova normativa, non ha trovato ancora un correttivo nella legge.

venerdì 5 aprile 2013

Proponibilità dell'azione giudiziaria in caso di mancata convocazione a visita/mancata comunicazione del verbale già dopo 120 giorni dalla domanda

Su gentile concessione del Vicepresidente dell'Associazione Forense di diritto del lavoro e della Previdenza Sociale di Napoli, avv. Alessandro Faggiano, provvedo a postare le normative che stabiliscono in maniera perentoria il termine massimo di 120 giorni per la definizione di una domanda di invalidità civile.

martedì 2 aprile 2013

Pignoramento della pensione: il limite della pensione sociale


Il pignoramento (presso terzi) del quinto della pensione non può avvenire nei confronti di coloro che ricevano pensioni già particolarmente basse: la giurisprudenza ritiene infatti impignorabile la quota della pensione o della stipendio sotto il cosiddetto “minimo vitale”.



Assegno sociale

Gli importi erogati dall’INPS a titolo di assegno sociale non possono essere pignorati per via del loro carattere assistenziale.

L’assegno sociale è una prestazione riconosciuta ai cittadini che si trovano in condizioni economiche disagiate, ossia che abbiano un reddito basso o pari a zero. Questa prestazione è anche conosciuta come pensione casalinghe, perché viene erogata dall’Inps anche in assenza di versamenti contributivi.


Pensione di anzianità

Diversa questione invece va fatta con riferimento alle pensioni di anzianità.

In generale, la pensione è pignorabile nei limiti di un quinto. La misura della quota pignorabile va determinata al netto delle ritenute di legge.


Dopo la storica sentenza n° 506/2002 della Corte Costituzionale , si ritiene impignorabile quella parte della pensione, assegno o indennità necessaria per assicurare al pensionato i mezzi adeguati alle esigenze di vita.

giovedì 28 marzo 2013

Facsimile istanza di ricusazione del CTU

Su gentile concessione del Presidente dell'Associazione Forense di diritto del lavoro e della Previdenza Sociale di Napoli, avv. Sergio D’Andrea, posto modello di istanza di ricusazione del CTU, da utilizzare qualora nel giudizio in opposizione il Giudice abbia provveduto a nominare lo stesso consulente della fase dell’ATPO.

lunedì 25 marzo 2013

Pensioni di invalidità e limiti di reddito: appello al Parlamento



Giungono alla FISH forti segnali di preoccupazione dopo il recente pronunciamento della Corte di Cassazione (Sezione Lavoro, Sentenza n. 7320 del 22 marzo 2013) sulla questione dei limiti reddituali da applicare ai fini della concessione della pensione agli invalidi civili.
La Corte, dopo indicazioni di segno opposto, afferma che il reddito a cui fare riferimento non è solo quello individuale, ma deve essere sommato a quello del coniuge, se presente. Ribadisce, quindi, quanto già affermato nella Sentenza del 2011 (Sezione Lavoro, n. 4677 del 25 febbraio 2011).
La Sentenza non è legge e non incide immediatamente sulle prestazioni di milioni di invalidi civili, ma potrebbe condizionare il confronto in corso fra INPS e Ministero del Lavoro proprio su questo tema.
Ricordiamo che a fine 2012 INPS aveva emanato una circolare che già prevedeva il computo del reddito coniugale (e non più individuale) ai fini della concessione della pensione. In seguito alle proteste delle Associazioni e dei Sindacati e al conseguente intervento del Ministero del Lavoro, la circolare era stata ritirata da INPS in attesa, appunto, di un’istruttoria fra il Dicastero e l’Istituto.

sabato 23 marzo 2013

Per l'inabilità civile si fa riferimento al reddito familiare (Cassazione, sentenza 7320/2013)


Per la concessione della pensione agli invalidi civili si deve terne conto del "cumulo dei redditi familiari". Lo ha stabilito la sezione lavoro della Cassazione, con la sentenza 7320/2013, respingendo il ricorso di una signora della provincia di Roma, volto ad ottenere l'accertamento del suo diritto alla pensione di inabilità.


E secondo il Supremo collegio non ricorrano neppure i presupposti “per il sollecitato intervento delle Sezioni unite sulla questione controversa, ove si consideri che le conclusioni espresse nelle decisioni di questa Corte numero 5003 e 4677 del 2011 costituiscono il risultato di una compiuta considerazione e valutazione delle variegate disposizioni normative succedutesi nel tempo” al punto che “può dirsi ormai superato il denunciato contrasto giurisprudenziale e consolidato l’orientamento” adottato nel caso concreto.

Il principio
Per i giudici di Piazza Cavour, dunque, "deve ritenersi giuridicamente corretto l'orientamento seguito dalla sentenza impugnata, in base al quale, ai fini dell'accertamento della sussistenza del requisito reddituale per l'assegnazione della pensione di inabilità agli invalidi civili assoluti, di cui alla legge 118 del 1971, articolo 12, assume rilievo non solamente il reddito personale dell'invalido, ma anche quello (eventuale) del coniuge, onde il beneficio va negato quando l'importo di tali redditi, complessivamente considerati, superi il limite determinato con i criteri indicati dalla norma".

lunedì 18 marzo 2013

La Corte Costituzionale dice si alla pensione di inabilità e all'indennità di accompagnamento ai cittadini extracomunitari senza carta di soggiorno


La Corte Costituzionale dice si alla pensione di inabilità civile e all’indennità di accompagnamento anche ai cittadini extracomunitari senza carta di soggiorno: incostituzionale una norma della finanziaria 2001 che la negava. 
Con una sentenza destinata a far scalpore la Corte Costituzionale ha stabilito che l'indennità di accompagnamento e la pensione di inabilità ai cittadini non comunitari può essere concessa anche a chi non è titolare della carta di soggiorno purché gli stessi siano legalmente soggiornanti in Italia. 
La sentenza n. 40 del 15 marzo 2013, ha infatti dichiarato l'illegittimità costituzionale di un comma dell'articolo 80 della legge 388/2000 (legge finanziaria del 2001). 

venerdì 15 marzo 2013

Nuovo record: 700 utenti registrati!


In data odierna il Forum ha raggiunto il nuovo record di 700 utenti registrati. Grazie a tutti i lettori per l'affetto dimostrato!

Carmine Buonomo

giovedì 14 marzo 2013

Procedimento civile - Condanna alle spese - Causa di valore inferiore ad euro 1.100 - Mancanza di un serio ristoro delle spese sostenute dalla parte - Questione di illegittimità costituzionale - Non manifesta infondatezza.



Tribunale Padova, 28 febbraio 2013 - Sez. Dist. Este - Est. Bertola.

È rilevante e non manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale dell'articolo 91 c.p.c. in relazione all'articolo 82 c.p.c. per violazione degli articoli 3 e 24 della Costituzione, nella parte in cui, nelle cause di valore inferiore ad euro 1.100, obbliga il giudice a liquidare una somma non superiore al valore della causa e di entità talmente modesta da non rappresentare un serio ristoro delle spese che la parte ha dovuto affrontare per ottenere un provvedimento totalmente a se favorevole. (Franco Benassi) 

Segnalazione dell'Avv. Italo Begozzo

venerdì 8 marzo 2013

Ordinanza collegiale del Tribunale di Latina, sezione lavoro: il rigetto dell'istanza di ATPO (art. 445 bis cpc) non impedirebbe la proponibilità del ricorso di merito

Il allegato troverete un’interessantissima ordinanza collegiale del Tribunale di Latina, emessa a definizione di un reclamo avverso un provvedimento di rigetto di un ricorso ex art. 445-bis cpc (in materia di invalidità civile). 

Il Collegio ritiene il reclamo inammissibile, ma aggiunge che l'espletamento della fase preliminare per mezzo di accertamento tecnico preventivo costituisce una mera condizione di procedibilità della domanda e che l'esito della stessa, qualora non sia trasfuso nel decreto di omologa, non è in alcun modo definitivo né vincolate per il giudice di merito. 

Una volta espletata tale fase, quindi, per il Tribunale la parte può introdurre il giudizio di merito. 

Sentiti ringraziamenti al collega avv. Marco Mantello per la preziosissima segnalazione

lunedì 4 marzo 2013

ANF e assegno di maternità concessi dai Comuni, importi e requisiti per l'anno 2013



Il Dipartimento delle politiche per la famiglia ha comunicato che l'incremento dell'indice ISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, da applicare agli ANF e all'assegno di maternità concessi dai Comuni, è risultato pari al 3 per cento.

Sulla scorta di tale comunicazione l'INPS ha emesso la circolare n. 34 del 28 febbraio 2013 con la quale precisa gli importi delle prestazioni in argomento.

L'assegno per il nucleo familiare (ANF) per l'anno 2013 è pari a Euro 139,49.

Per le domande del 2013, cambia anche il valore dell'indicatore della situazione economica (ISE) che, con riferimento ai nuclei familiari composti di cinque componenti, di cui almeno tre figli minori, è pari a Euro 25.108,71.

L'importo dell'assegno mensile di maternità, per le nascite, gli affidamenti preadottivi e le adozioni senza affidamento avvenuti nel 2013, ammonta a Euro 334,53 per cinque mensilità, per complessivi 1.672,65 euro.

Il valore dell'indicatore della situazione economica, con riferimento ai nuclei familiari composti di tre componenti, è pari a Euro 34.873,24.

La Corte di Giustizia dell’Unione Europea boccia la formazione professionale “obbligatoria”.


Con sentenza 28.2.2013, definitoria della causa C-1/12 nei confronti dell’Ordine portoghese degli esperti contabili, la Corte di Giustizia Europea - per il suo solito "pallino" che gli ordini professionali sarebbero associazioni di imprese e che come tali debbono rispettare le regole della concorrenza - ha stabilito che, perfino se la formazione obbligatoria fosse prevista per legge, un tale sistema di crediti formativi obbligatori, così eliminante anche solo parzialmente la concorrenza, è contrario al diritto dell’Unione Europea che prevale sulla legislazione nazionale.

Un sentito ringraziamento va all'avv. Maria Paola Monti, curatrice della pagina FaceBook "Previdenzialisti Romani", per la preziosissima segnalazione

martedì 26 febbraio 2013

Compensazione delle spese ex art. 92 c.p.c. – Motivazione cd. implicita – Ammissibilità: Cassazione, Sentenza n° 3723/2013


Secondo l'ultima formulazione dell'art. 92, comma 2, c.p.c., applicabile con decorrenza dal 4 luglio 2009, la compensazione parziale o totale delle spese, al di fuori dei casi di reciproca soccombenza, può essere disposta solo per gravi ed eccezionali ragioni, esplicitamente indicate nella motivazione. Costituisce, dunque, violazione di legge, la motivazione cd. implicita.

Segnalazione del dott. Giuseppe Buffone


giovedì 21 febbraio 2013

Pignoramento di conto o deposito bancario e impignorabilità dei versamenti di origine pensionistica. Trib. Udine, 03 gennaio 2013


Espropriazione presso terzi - Esecuzione ex art. 72 bis D.P.R. 602/1973 - Pignoramento di conto corrente - Accrediti in conto corrente di pensioni - Impignorabilità.


Qualora si dimostri che le somme affluite su un conto corrente o deposito bancario abbiano un'origine pensionistica, le stesse sono impignorabili per la parte necessaria ad assicurare al pensionato mezzi adeguati alle sue esigenze di vita, mentre è consentito il pignoramento del quinto della residua parte. (Cristian Tosoratti).


Segnalazione dell'Avv. Francesco Gabassi



ASPI e Mini ASPI: come cambia la disoccupazione dal 2013



A partire dal 01/01/2013 a tutti i lavoratori dipendenti compresi gli apprendisti ed i soci lavoratori di cooperative ed il personale artistico con rapporto di lavoro subordinato verrà applicata la nuova indennità di disoccupazione chiamata ASPI (Assicurazione Sociale per l'Impiego).

L'ASPI e la mini-ASPI andranno a sostituire tutte le forme di disoccupazione: DS Ordinaria non agricola a requisiti normali, DS Ordinaria non agricola a requisiti ridotti, Disoccupazione speciale edile e mobilità.

Sono esclusi dalla nuova disciplina i dipendenti a tempo indeterminato delle Pubbliche Amministrazioni, gli operai agricoli a tempo determinato ed indeterminato ed i lavoratori extracomunitari entrati in Italia con permesso di lavoro stagionale.

REQUISITI

Per averne diritto occorre essere in possesso dei seguenti requisiti:
- essere in stato di disoccupazione
- che la disoccupazione sia involontaria (rimane in vigore il diritto alla disoccupazione in caso di dimissioni volontarie per giusta causa).
- si possano far valere almeno due anni di assicurazione per DS
- si possa far valere almeno un anno di contribuzione contro la disoccupazione nel biennio precedente l'inizio del periodo di disoccupazione.

mercoledì 20 febbraio 2013

Invalidità civile e sclerosi multipla: un documento aiuta nella valutazione


L’INPS diffonde la Comunicazione tecnico scientifica per l'accertamento della disabilità legata alla SM.


La sclerosi multipla è una malattia caratterizzata da molti e diversi sintomi, da fasi alterne di andamento che possono vedere periodi di progressione o regressione della malattia. 
Ecco perché la valutazione degli stati invalidanti della malattia non è semplice né univoca. 
Per questo motivo è stato stilato un documento grazie al quale la valutazione della condizione della persona affetta da SM ai fini del riconoscimento non solo dell’invalidità civile, ma anche della disabilità lavorativa (vedi legge 68/99), sarà più snella. 
Il documento a disposizione dell’Inps - diffuso presso tutte sue unità operative - è la “Comunicazione tecnico scientifica per l’accertamento degli stati invalidanti correlati alla SM”, elaborata insieme al supporto dell’Aism (Associazione Italiana Sclerosi Multipla).

lunedì 18 febbraio 2013

Giustizia civile mobile: una App per la consultazione dei registri


Il Ministero ha recentemente reso disponibile, in via sperimentale, un’applicazione gratuita denominata "Giustizia Civile", che consente a tutti i cittadini di consultare i Registri di Cancelleria del settore civile dei Tribunali, delle Corti di Appello e dei Giudici di Pace, da smartphone e da tablet. 

Tale consultazione pubblica, che non richiede l’autenticazione, riguarda i Registri della cognizione, compreso il lavoro e la volontaria giurisdizione, le procedure esecutive, individuali e concorsuali, i procedimenti davanti il Giudice di Pace.

La nuova App, in analogia a quanto era già disponibile attraverso l'Area Pubblica del PST (Portale Servizi Telematici), mette a disposizione informazioni relative allo stato dei procedimenti civili presso i suddetti uffici giudiziari, in forma anonima, ovvero alcuna indicazione di dati personali; in particolare: sono oscurati i dati anagrafici delle parti processuali e dei loro procuratori e i dettagli del fascicolo processuale, dai quali sia possibile risalire ad informazioni di carattere personale e riservato, anche attraverso l’interrogazione di altre banche dati. 

La App propone un insieme di parametri di ricerca in funzione del tipo di registro selezionato ed è disponibile gratuitamente per essere scaricata ed installata su tablet e smartphone.

giovedì 14 febbraio 2013

Cassazione e limiti reddituali: cosa c’è di vero?


Negli ultimi giorni alcune testate giornalistiche hanno informato che presso la Sezione Lavoro della Corte di Cassazione è pendente l’ennesima causa fra INPS e un cittadino riguardo alla questione del calcolo dei limiti reddituali da considerare ai fini della corresponsione della pensione e dell’assegno di invalidità civile.

Alcuni di questi articoli (in particolare di Repubblica e Italia Oggi) contengono affermazioni scorrette e distorte. Ma per capirlo ricostruiamo la vicenda.

Nella Circolare INPS n. 149/2012 era previsto un grave elemento di novità che riguardava i soli invalidi civili al 100% titolari di pensione di invalidità. Fino ad oggi il limite reddituale considerato è quello relativo ai redditi strettamente personali. Dal 2013 sarebbe stato considerato anche quello del coniuge.
Questa decisione amministrativa di INPS non si basava su alcun dettato normativo, ma su una Sentenza della Corte di Cassazione, nemmeno pronunciata a sezioni unite, del 2011 ( Sezione Lavoro 25 febbraio 2011, n. 4677). Peraltro esistono altre sentenze della stessa Corte di Cassazione di segno opporto.

mercoledì 13 febbraio 2013

L'assegno di cura




L'assegno di cura, chiamato anche "voucher" o "assegno terapeutico", è un sussidio economico mensile per l'assistenza e la cura a domicilio di persone che, non essendo in grado di compiere gli atti quotidiani della vita, hanno bisogno di un'assistenza continua.


L'obiettivo di questa forma di assistenza è quello promuovere la domiciliarità, riducendo il ricorso ai ricoveri in strutture residenziali. Ciò consente anche di mantenere le persone inserite nel proprio contesto familiare e sociale.

Pensione invalidi civili, vale il cumulo dei redditi familiari


Per calcolare la pensione degli invalidi civili "vale il cumulo dei redditi familiari". Lo sostiene il sostituto procuratore generale della Cassazione, Gianfranco Servello. La decisione odierna della sezione Lavoro di piazza Cavour presieduta da Gabriella Coletti De Cesare non arriverà prima di un mese, visto che in materia civile l'esito è legato al deposito delle motivazioni della sentenza, ma sull'argomento sembrano esserci pochi margini di possibilià per una decisione favorevole al ritorno al calcolo sul reddito individuale: esiste infatti una "consolidata giurisprudenza" che sostiene che nel calcolare la pensione di invalidità si debba "calcolare il cumulo dei redditi familiari".