sabato 9 novembre 2024
martedì 12 marzo 2024
martedì 24 ottobre 2023
giovedì 12 ottobre 2023
martedì 8 marzo 2022
Indebito previdenziale INAIL, facoltà di rettifica per errore e relativo onere probatorio (Tribunale S. Maria C.V., Sentenza n° 264/2022)
Nel caso specifico si controverteva su una ingente richiesta di restituzione somme (circa € 61.500) erogate, a detta dell'INAIL, a titolo di arretrati non spettanti per effetto di non meglio specificate "alterazioni della procedura informatica di calcolo delle prestazioni".
La presente difesa, nel proprio ricorso, invocava la decadenza decennale della facoltà di rettifica per errore concessa all'INAIL ex art. 9, comma 1, D.Lgs. 38/2000, in considerazione dell'assenza di qualsivoglia accertamento giudiziario di dolo o colpa grave nei confronti dell'assicurato.
L'impeccabile d.ssa Ronsini, con una dettagliatissima ricostruzione normativa e giurisprudenziale, ha accolto la domanda giudiziale dell'assistito, provvedendo a dichiarare irripetibili le somme richieste e condannando l'INAIL alla restituzione di quanto trattenuto nelle more del giudizio.
Interessantissima è anche la parte della Sentenza in cui il Giudice motiva sull'onere probatorio; nel caso specifico infatti questo non gravava sull' assicurato /ricorrente in quanto si controverteva sul solo "quantum" della rendita vitalizia e non sull' "an" che allo stato risultava incontestato.
Buona lettura,
Carmine Buonomo
martedì 3 luglio 2018
Il Tribunale di Nola, senza procedere alla nomina del CTU, dichiara il diritto all'assegno di incollocabilità INAIL dalla domanda amministrativa e non dal ricorso provinciale
Nel ricorso introduttivo il nostro studio stigmatizzava il gravissimo comportamento dell'INAIL facendo rilevare la mancanza di motivazione dello spostamento di decorrenza e soprattutto che i requisiti richiesti ex legge erano presenti ed ampiamente documentati sin dalla presentazione dell'istanza amministrativa.
lunedì 18 giugno 2018
Anche nei giudizi aventi ad oggetto le prestazioni INAIL, il Giudice è obbligato a valutare gli aggravamenti ex art. 149 d.a. cpc (Cassazione, ordinanza n° 15176/2018)
mercoledì 21 settembre 2016
Inserimento PEC univoca INAIL nel RegistroPPAA
L'indirizzo PEC pubblico dell'INAIL è pertanto:
venerdì 31 gennaio 2014
La tecnopatia va dimostrata con prove certe. Sono ininfluenti le ricerche mediche (Cassazione, sentenza n. 28619/2013)
martedì 26 novembre 2013
Assegno di incollocabilità INAIL (D.P.R. n. 1124/1965)
Non soggetta a tassazione IRPEF.
• impossibilità ad essere collocato in qualsiasi settore lavorativo, riconosciuta dagli Organismi competenti;
• grado di inabilità, per infortuni sul lavoro o malattie professionali, non inferiore al 34% riconosciuto dall’INAIL secondo le tabelle allegate al T.U., per eventi verificatisi fino al 31 dicembre 2006;
• grado di menomazione dell’integrità psicofisica - danno biologico superiore al 20% riconosciuto secondo le tabelle allegate all’art. 13 del D.Lgs. 38/2000, per eventi verificatisi dal 1° gennaio 2007.
La domanda dovrà contenere, oltre ai dati anagrafici, la descrizione dell’invalidità lavorativa ed extralavorativa, se esistente, e la fotocopia del documento di identità.
Nel caso di invalidità extralavorativa riconosciuta dovrà essere presentata la relativa certificazione a supporto della richiesta.
Accertati i requisiti amministrativi, il Centro medico legale della Sede verificherà, con apposita visita medica dell’assicurato, la sussistenza dei requisiti sanitari previsti dalla normativa.
In caso di esito positivo, la Sede comunicherà all’assicurato che la sua richiesta di erogazione dell’assegno di incollocabilità è stata accolta.
Nel caso in cui la richiesta non venga accolta, la Sede specificherà all’interessato le motivazioni a mezzo posta.